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Presentato a Tempo di Libri il nuovo Osservatorio AIE sui nuovi modi di leggere, realizzato in collaborazione con Pepe Research

19 Giugno 2017

Presentati a Tempo di Libri i risultati dell’Osservatorio n. 0 sulla lettura realizzato da Pepe Research in collaborazione e per conto di AIE, l’Associazione Italiana Editori.
L’Osservatorio ha come obiettivo il monitoraggio di nuove forme di lettura e di accesso ai contenuti editoriali.

Il n. 0 dell’Osservatorio ha messo in luce l’esistenza, oggi, di 5 ‘tipi sociali’ che si caratterizzano per diverso approccio alle nuove tecnologie e al loro uso e anche per differenti stili di accesso ai contenuti e di attitudine alla lettura.

Il ‘tipo sociale’ più diffuso è il “Tecno-curioso” (32%): caratterizzato dalla capacità economica di dotarsi di tecnologia e dall’interesse a farlo. Gli appartenenti a questa categoria sono confidenti con i social, anche se vi si dedicano solo parzialmente.
Simile ai tecno-curiosi per l’elevata dotazione tecnologica, vi è il target dei “Trendsetter” (12%). Si tratta in questo caso per lo più di ragazzi giovani e giovanissimi (<25 anni), che vivono in case con molteplici device (smart tv, ereader, pay tv…), quotidianamente connessi a più social, compresi quelli più recenti come Snapchat. Altro target interessante è quello dei "Mobile only" (11%). Questo gruppo sociale è simile al precedente per connessione ai social (a cui accedono frequentemente), ma si discosta per la bassa dotazione tecnologica familiare. Lo smartphone diventa per essi il canale privilegiato di accesso ai contenuti (compresi video-giochi a contenuto narrativo), passando prevalentemente da social network e community. Periferici invece rispetto al mondo digital sono i "Tecno-basic" (27%): poco dotati di tecnologie, conoscono e usano i social, ma solo i più comuni (Facebook in particolare) e solo in modo molto saltuario. Per tenersi informati sulle tematiche di attualità usano tipicamente gli strumenti più tradizionali, per lo più cartacei, quali quotidiani o riviste. Ai margini invece del mondo tecnologico vi sono gli "Sconnessi" (18%). Si tratta prevalentemente di persone di età più avanzata (>55), professionalmente non attive, spesso non connesse ad internet. Proprio tra questo target si trova la maggior quota di non lettori di libri.
Questi diversi “Tipi sociali” hanno uno specifico approccio ai contenuti editoriali a cui accedono attraverso canali molteplici e differenti tra loro.

L’Osservatorio ha anche posto l’attenzione su un nuovo concetto di lettura che tiene conto non solo della fruizione di libri e della loro consultazione anche parziale, ma anche di altre fonti, quali riviste, web e social. Secondo questo concetto è pari all’83% la quota di coloro che dichiarano di aver letto negli ultimi 3 mesi contenuti narrativi, culturali, quali la saggistica, o di utilità quotidiana (come guide o manuali). Di questi, il 65% ha letto (anche o esclusivamente) libri. Ma ad essi si aggiunge una quota di persone (18%) che pur stando lontano dai libri, si è accostata alla lettura tramite riviste, giornali e, più raramente, web e social.

Questi e molti altri i risultati della ricerca realizzata da Pepe Research con metodologia mista CAWI-CATI nel mese di marzo 2017 su un campione di 2.000 individui rappresentativo della popolazione italiana tra i 15-74enni, per genere, classe di età, titolo di studio, condizione occupazionale ed area geografica.

PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCA SUL LINK SOTTOSTANTE:

INFOGRAFICA_PEPE_Osservatorio_AIEn0.pdf