Potenziale d’innovazione in Italia: Lombardia 1° nel Nord-Ovest
Secondo i dati regionali dell’Assirm Innovation Index Valle D’Aosta al secondo posto. Ex-aequo per Liguria e Piemonte.
Milano, 23 maggio 2016 – È la Lombardia la regione del Nord-Ovest che negli ultimi anni ha registrato il più alto potenziale d’innovazione: è quanto emerge dalla nuova release regionale di dati dell’Assirm Innovation Index (AII), indicatore che misura le potenzialità di un territorio di promuovere innovazione ideato da Assirm, l’Associazione delle aziende di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale.
I nuovi dati regionali fanno riferimento al periodo 2005-2013 e mettono in luce come, in base alla composizione socio-economica del territorio, l’Italia abbia reagito in modi differenti alla serie di trasformazioni e avvenimenti che hanno caratterizzato quasi tutto l’ultimo decennio. A seguire la Lombardia, ed il suo valore medio di 2,9, la Valle d’Aosta con 2,6. Liguria e Piemonte (2,1) ex-aequo al terzo posto.
“È interessante notare come – a prescindere dalle specificità regionali – l’intero nord-ovest sia riuscito a superare il picco della crisi economico-finanziaria che ha interessato l’intervallo temporale sotto esame, ottenendo un indice con segno positivo e superiore alla media italiana (1,7)” – commenta Guendalina Graffigna, Direttore del Centro Studi di Assirm. “Il nord-ovest potrebbe dunque costituire uno dei centri nevralgici di riferimento del territorio italiano in cui promuovere un’innovazione in grado di generare sviluppo. Occorre sottolineare tuttavia che questo trend positivo ha subito un rallentamento nel 2013*” – continua Guendalina Graffigna – “in riferimento a quest’anno, infatti, la Lombardia chiude con segno negativo (-0,5). Questo dato, pur non inficiando il suo posizionamento complessivo di trend, può costituire un campanello d’allarme per gli addetti ai lavori.”
Tale rallentamento, seppur con diverse entità, ha interessato l’intero Nord-Ovest: Piemonte (0,1) che conferma comunque un indice positivo, Valle d’Aosta (-1,5), e la Liguria (-3,8). Il drastico rallentamento di quest’ultima, in particolare, potrebbe essere attribuito alle calamità naturali che hanno interessato il territorio dal 2011 al 2013.
Così come per i Paesi europei, anche su scala regionale il Centro Studi di Assirm ha costruito l’indice basandosi su tre dimensioni specifiche: gli investimenti in ricerca/sviluppo e produzione di idee innovative (creation of ideas), le cosiddette enabling conditions – ovvero alcune dimensioni di carattere macro-economico del sistema – e la fiducia di consumatori ed imprese in un dato momento storico (economic trust).
*Elaborazione su ultimi dati ISTAT disponibili.
In allegato il comunicato stampa completo.