Le #donnedidomani: ruoli e progettualità – Società e istituzioni sapranno rispondere alle loro esigenze?
Sappiamo da tempo che l’Italia non è un Paese per le donne di oggi. Ce lo dicono molti indicatori. In che misura, però, potrà esserlo nei prossimi anni? Lo scorso 27 Gennaio, TNS, leader nella ricerca politica e sociale nel mondo, insieme con lOn. Anna Ascani, Commissione VII Cultura, Scienza, Istruzione, hanno proposto spunti di riflessione in un dibattito sulle giovani di oggi, le donne di domani. Nella prestigiosa cornice della Sala Aldo Moro, presso la Camera dei Deputati, a Roma, la discussione si è focalizzata su aspettative, sogni e progettualità delle giovani donne che stanno costruendo ora il proprio futuro e su come società, aziende e istituzioni stanno affrontando temi quali ruoli e stereotipi di genere, gender divide, rappresentanza femminile.
Da alcuni studi* effettuati da TNS, emergono infatti tratti sociali in forte evoluzione rispetto alle coetanee delle generazioni precedenti. I punti di riferimento sociali e politici, le figure che incarnano i modelli delle giovani donne di oggi, riflettono uno scenario sociale con tensioni nuove e opportunità emergenti a cui bisogna rispondere per rendere il nostro Paese più idoneo a supportare il ruolo sociale che le giovani donne avranno nei prossimi decenni.
Abbiamo focalizzato lattenzione su alcuni temi, che ci sembra possano dare un quadro significativo sulle #donnedidomani ha detto Federico Capeci, Chief Digital Officer e CEO Italia, TNS: lavoro, vita personale, fruizione media sono gli ambiti di maggior caratterizzazione.
Per tutte – ha evidenziato Rosalba Arlotti, Account Manager TNS – lobiettivo è il lavoro. Il 75% delle intervistate, 15-29enni (studio TNS per Danone Vitasnella Le 30enni di domani – www.la30ratoriodonna.it) lo dichiara.
Le aspirazioni, però, si scontrano con la realtà, e, quando si cresce, il sogno si infrange: 1 su 5 fra le 25-29enni dichiara di vedersi ancora in cerca di un lavoro! La stabilità è il punto darrivo immaginato: il 74% cerca lavoro full-time e 8 su 10 vorrebbero un contratto a tempo determinato.
Fra le giovanissime, quasi il 50% sogna di essere una libera professionista o imprenditrice. La prima preoccupazione è la disoccupazione, che spaventa più delle malattie e cresce con lavvicinarsi ai trentanni, più forte al Sud.
Gli insight proposti da Rosalba Arlotti, TNS, sono stati spunti di confronto e dibattito fra tecnici e politici. Moderati da Marialuisa Pezzali, giornalista di Radio24, Federico Capeci – CEO TNS Italia, Leda Guidi – Esperta in comunicazione pubblica e media digitali Former Agenda digitale Bologna, Rete civica Iperbole, Anna Laura Orrico – Co-founder Talent Garden Cosenza, Cristina Sivieri Tagliabue Giornalista e CEO Lalà Productions, hanno proposto riflessioni sulla base delle proprie diverse esperienze personali.
Dai dati evidenziati – ha aperto la discussione Marialuisa Pezzali emerge un vissuto delle giovani donne molto lontano dagli stereotipi e dalle generazioni precedenti. Sono elementi che il dibattito sociale e politico non deve trascurare, per non correre il rischio di disegnare un mondo che non esiste più, in termini di offerta di prodotti e servizi, ma anche di lavoro e tutele.
Il panel politico, composto, oltre che dallOn. Anna Ascani, anche dallOn. Roberta Agostini – Commissione I Affari costituzionali della Presidenza del Consiglio e Interni e dall On. Fabrizia Giuliani Commissione II Giustizia ha poi evidenziato come sia necessario mettere in campo politiche paritarie per avere società più paritarie.
Sono donne esigenti – è intervenuta lOn. Fabrizia Giuliani e si aspettano uno sforzo trasversale sulla riduzione del Gender Gap. E un lavoro lungo che passa per la costruzione di unidentità nuova, paritaria che vogliamo sollecitare attraverso le diverse azioni che abbiamo messo in campo e che stiamo attuando nei diversi processi legislativi in cui siamo coinvolte. Dobbiamo lavorare insieme perché la discriminazione di genere non sia più una realtà nei prossimi anni.