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La consulenza crea benessere

12 Aprile 2017

IL NUOVO CONSUMATORE

L’effetto della crisi, dell’evoluzione sociale e della tecnologia stanno facendo mutare pelle agli italiani, che sono diventati interlocutori molto più sfuggenti, combattivi e coriacei per il sistema dell’Offerta, pubblica e privata. Soddisfarli oggi, connettersi con loro, creare engagement vero richiede di lavorare su un percorso diverso da quello usato finora.
Per i ricercatori di Eumetra MR, la soluzione per riattivare la relazione con il Cittadino-consumatore consiste nel ri-costruire un’economia centrata sul benessere del Cittadino-consumatore.

MIGLIORARE LA VITA DELLE PERSONE COME OBIETTIVO PRIORITARIO DI UNA MARCA?

Il nuovo consumatore non è felice: troppa complessità, incertezza ed insicurezza albergano nella sua vita. Solo il 31% degli italiani si dichiara soddisfatto della propria vita.
Possiamo curare l’infelicità degli italiani? Le marche e le Aziende possono essere parte di questa cura? La ricerca Eumetra MR sul “Benessere degli Italiani” risponde sì ad entrambi i quesiti. E per farlo ci indica anche i fattori primari della cura di benessere da praticare al Paese.

1. La capacità di generare dal bilancio famigliare denaro aggiuntivo attraverso risparmi o attraverso una gestione più intelligente del denaro e delle sue allocazioni dovrebbe essere il primo compito nella mission di una Financial Firm. Così come creare competenze utili ad una migliore gestione del denaro.
2. Supportare le persone nelle loro strategie di lifestyle: occuparsi di loro, dei loro obiettivi e valori, sogni e desideri. Anche questa non sembra una missione impossibile per l’industria del denaro. In fondo, le nostre ricerche sull’innovazione finanziaria mostrano ampi spazi per una integrazione di prodotti sulla sicurezza della casa o della salute della persona e tecnologia (IOT, wearable, ecc.) che risponda concretamente alla domanda di benessere degli italiani.

L’ISTITUZIONE FINANZIARIA E LA CURA DELLA FELICITÀ

Come è noto, il settore finanziario ha qualche problema di reputazione. Ma quello che colpisce è il fatto che la “Banca” (e l’Assicurazione) sia sotto tiro per la sua assenza: la Banca non fa abbastanza per le famiglie. Paradossalmente questa è una buona notizia, mentre si discute di quando le Fintech uccideranno definitivamente la forma Banca, gli italiani sostengono che oggi “c’è bisogno di più Banca”, non del suo contrario. Certo, di una banca diversa e su questa diversità gli italiani hanno le idee abbastanza chiare. La banca deve:
• essere trasparente e sincera;
• dare consigli nell’interesse del cliente;
• deve saper ascoltare, prima di parlare;
• deve (tornare a) proteggere il denaro delle persone;
• deve prendersi in carico lo sviluppo del territorio in modo eticamente ed economicamente sostenibile.
Non è una richiesta di maggiore CSR (Corporate & Social Responsibility) in senso classico. È la richiesta di portare la CSR nel cuore della propria attività caratteristica. Di cambiare processi e meccanismi, portando la sostenibilità e il patto con i clienti nel cuore pulsante del proprio business: prezzo, prodotti, servizio, gestione delle risorse umane.

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