International Slim Factor: competitività e andamento economico di sei paesi europei
L’Italia ultima in Europa per capacità competitiva. A rivelarlo l’International Slim Factor Index (ISFI) messo a punto dal Centro Studi Assirm, diretto da Alessandro Amadori, in collaborazione con Confindustria Intellect, la Federazione Italiana della Comunicazione, con l’obiettivo di descrivere in modo sintetico l’andamento economico di sei Paesi europei e, soprattutto, la loro competitività sui mercati internazionali.
L’indicatore è stato calcolato per sei paesi europei: tre dalle economie più competitive (Francia, Germania e Regno Unito), e tre che invece sembrano soffrire di più questo periodo di incertezza (Italia, Portogallo e Spagna) e si è basato su quattro componenti: PIL (Gross Domestic Product) e domanda interna, Sentiment (Economic Sentiment Index), Importazioni ed Esportazioni.
Secondo l’ISFI, l’Italia si posiziona all’ultimo posto con il valore più basso dell’indicatore (98,99). A dominare la classifica è invece la Gran Bretagna con un punteggio di 104,18, seguita da Germania (101,95), Francia (99,62), Portogallo (99,75) e Spagna (99,39). Ad accomunare le 6 nazioni esaminate, secondo i dati ISFI, una certa tendenza al recupero di capacità competitiva nel corso del 2013.
“Secondo l’ISFI l’Italia si posiziona all’ultimo posto tra le sei economie analizzate. Dobbiamo però leggere i dati anche come un accenno di ripresa: tutti i paesi infatti, compresa l’Italia, hanno mostrato nel corso del 2013 un segnale di crescita.” Ha dichiarato Umberto Ripamonti, Presidente di Assirm. “Il 2014 è cominciato con un nuovo Governo, un segnale di stabilità per i mercati internazionali, e a breve avremo a disposizione i dati del primo trimestre del nuovo anno per capire se, nello scenario internazionale, l’indice del nostro Paese è migliorato”.
“Abbiamo messo a punto l’ISFI con Assirm per cercare di avere una visione più completa della situazione di transizione economica che stiamo attraversando, e con l’obiettivo di valutare le capacità reattive dei singoli paesi.” Ha dichiarato Ezio Lattanzio, Presidente di Confindustria Intellect. “Lo studio che stiamo portando avanti ci permette di mettere a disposizione di investitori, imprese e della politica, uno strumento utile ed efficace per capire e anticipare l’andamento delle economie europee.”
In allegato il Comunicato stampa completo.