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I Manager Assirm si raccontano: intervista a Tommaso Pronunzio – Partner Ales Market Research

22 Luglio 2014


Intervista a Tommaso Pronunzio

Da dove nasce la passione per la ricerca?

La passione per la ricerca più che un punto di partenza è per me un approdo, un punto di arrivo per il mio modo di essere. Cosa avrebbe potuto fare una persona curiosa, che si chiede sempre perché, che non è mai soddisfatta dei risultati raggiunti, che riconosce nei numeri degli amici e condivide con loro la passione o l’illusione di rappresentare quel che ci circonda e che si trova a ragionare spesso in termini di causa ed effetto? Probabilmente avrei potuto svolgere tante altre attività, ma la ricerca quantitativa ritengo sia una delle massime espressioni di quel che sono.

Quali studi consiglia a un giovane che vuole avventurarsi in questo settore?

Difficile da dire. Spontaneamente mi verrebbe da dire che gli studi umanistici ben si adattano ad una ricerca qualitativa, mentre studi più scientifici tipo matematica, statistica e fisica ben si sposano con un approccio quantitativo. Questa risposta però non mi piace appieno, perché ho paura che porti in sé un distacco dal mondo degli studi. Ed invece non è così ed è questo che mi sento di consigliare ai giovani che vogliono intraprendere la nostra carriera: non devono mai smettere di studiare. Se pensano di terminare gli studi ed entrare nel modo del lavoro facendo ricerca, penso che si sbaglino. Chi entra nella ricerca di marketing continua a studiare, salvo accorgersi, di tanto in tanto, che in fin dei conti sta anche lavorando.

Da ricercatore a capo di un istituto: com’è stata la carriera di Tommaso Pronunzio?

Per me non è stato proprio così. Dopo una esperienza in azienda e nella consulenza, avevamo deciso con alcuni amici di creare un’azienda e quindi quasi da subito sono stato a capo si una azienda, certo una azienda piccola, ma pur sempre la mia (o mia con altri in un primo tempo). Un azienda che ho visto crescere e che mi dà tante soddisfazioni soprattutto perché vuol dire libertà ed indipendenza.

E’ cambiato il mondo della ricerca rispetto a quando ha iniziato? Se sì, in che modo?

Mamma mia, si certo! E’ cambiato e non solo una volta. E’ cambiato sotto vari aspetti. Alcuni esempi? La tecnologia, i bisogni dei clienti, la cultura di ricerca, i mezzi a disposizione, lo sviluppo scientifico.

Le nuove tecnologie e internet stanno cambiando le ricerche di mercato? Rappresentano un valore aggiunto o un ostacolo?

Non ho dubbi: è una opportunità. Il mondo si evolve, è sempre stato così, non solo nel nostro settore. In un mondo che cambia solo chi anticipa e si adatta alle mutate condizioni continua ad esistere ed a crescere. Come si sono sentiti i costruttori di calesse quando è stata introdotto il motore a scoppio? Come si sono sentiti i costruttori di transatlantici quando gli aerei hanno collegato le due sponde dell’atlantico in modo più rapido ed a costi più contenuti? Da sempre il mondo cambia e si evolve. L’evoluzione non si ferma qui ed in fin dei conti internet rappresenta solo una parte minore del cambiamento che sta avvenendo nella ricerca. Le nuove tecnologie sono solo una sfida, come tante altre ce ne sono state in passato. Così come i nostri nonni si sono dimostrati in grado di reggere il confronto con il mondo che cambiava, la saremo anche noi e lo saranno le nuove generazioni.

Come, secondo lei, la ricerca può rappresentare uno strumento strategico per il Sistema-Paese?

La ricerca è la chiave di successo per qualunque organizzazione, di lucro e no, che opera in un ambiente competitivo. Per intenderci, il monopolista non sente il bisogno di conoscere i propri competitor, perché appunto da monopolista non ne ha, e nemmeno i bisogni dei propri clienti, perché da monopolista i suoi clienti non hanno possibilità di scelta. Ora la domanda è: il Sistema-Paese opera in un sistema competitivo? In passato meno, ora di più ed in futuro lo sarà ancora di più. Quindi se il nostro Sistema-Paese vorrà esistere al mondo dovrà per forza di cose ricorrere alla ricerca in generale ed alla ricerca di marketing in particolare come strumento per competere a livello internazionale, indipendentemente dall’area nella quale si trova ed opera. Intendo dire che il ricorso alla ricerca non è una scelta, ma è una necessità per un Sistema-Paese che vuole crescere. Quindi la domanda potrebbe essere: il Sistema-Paese vorrà continuare ad esistere ed a giocare un ruolo di rilievo? Se si, allora la ricerca ne sarà uno strumento strategico indispensabile, altrimenti …

18 - Pronunzio - 22 luglio 2014.pdf