Un Paese in difficoltà. Secondo i recenti risultati Istat, infatti, il tasso dei nuovi disoccupati nel periodo post lockdown è notevolmente aumentato, soprattutto se si considera la sfera del femminile.
È in questo contesto che nasce “Le donne e il mondo del lavoro”, il primo Osservatorio nazionale post lockdown a cura del Centro Studi Lattanzio KIBS che indaga e raccoglie aspettative, prospettive e sogni nel cassetto delle donne. L’indagine, condotta su un panel di oltre 400 donne e presentata in occasione dell’evento digitale di Girls Restart “LOCK DOWN, DREAM UP. Donne Pronte al domani” il 13 luglio scorso, ha messo in evidenza la forza resiliente dell’universo femminile: al contrario delle statistiche, solo il 5% delle intervistate ha dichiarato, infatti, che la pandemia è stata un’esperienza del tutto negativa, molte hanno compreso appieno i propri desideri (26%), altre hanno ritrovato il contatto con gli aspetti profondi della quotidianità (33%) e ancora hanno visto nel lockdown l’occasione per concentrarsi sui propri punti di forza (36%).
Un’esperienza, quindi, che ha impattato notevolmente sulle donne e il loro quotidiano; un’occasione per ripensarsi, riguardarsi e osservare quello che le circonda con occhi nuovi, attingendo a risorse che non pensavano di avere e rivedendo il concetto di work-life balance. Se il 52% è soddisfatta di quello che ha, ben il 41% ha il desiderio di scoprirsi in una veste professionale innovativa per crescere e realizzare nuovi sogni. “Si è delineato un nuovo paradigma per le donne” dichiara Annachiara Annino, partner e responsabile del Centro Studi Lattanzio KIBS “in cui crescita, carriera, famiglia non possono prescindere dall’aver imparato qualcosa di importante dalla pandemia, che ha sì rivoluzionato il modo di lavorare, ma ha anche individuato le nuove soft skills, già ampiamente conosciute e praticate dalle donne nonché parte di un innato ‘approccio alla flessibilità e alla discontinuità’”.
Il bisogno di condivisione e il supporto di un network che accompagna in un percorso di crescita per la realizzazione dei propri obiettivi personali e professionali non sono tuttavia sufficienti. Necessario sarà l’intervento delle Istituzioni non attraverso una politica di sostegno, di cui non si avverte l’esigenza, bensì sensibile e inclusiva, proprio come previsto dai Sustainable Development Goals dell’ONU.
*Rilevazione CAWI su 420 intervistate da panel Girl Restart