 
              Market Research Professional Portraits-Episodio 7: L’intervistatore qualitativo
L’intervistatore qualitativo (o moderatore): un professionista strategico nella ricerca di insight
Nel panorama competitivo delle ricerche di mercato, l’intervistatore qualitativo rappresenta una figura altamente specializzata, capace di generare insight profondi e strategici attraverso l’ascolto e l’interpretazione delle esperienze umane. Il suo lavoro non si limita alla raccolta di opinioni: è un processo analitico e relazionale che mira a comprendere le motivazioni, i valori e le dinamiche che influenzano le decisioni dei consumatori. Per questo motivo la formazione è legata all’ambito umanistico-sociale (es. psicologia, sociologia, antropologia, scienze della comunicazione, scienze sociali, ecc.)
Ruolo e responsabilità
L’intervistatore qualitativo può operare in contesti anche complessi, talvolta multiculturali e spesso multisettoriali, motivo per cui flessibilità e adattabilità, nonché sensibilità culturale e sociale rappresentano qualità personali imprescindibili per questo professionista.
La profonda conoscenza dei settori di mercato che si trova ad affrontare, specie se ad alto contenuto tecnico o scientifico, contribuisce alla restituzione di insights di alta qualità.
L’intervistatore qualitativo, inoltre, collabora con il team di ricerca, può interfacciarsi con i clienti e interagire direttamente con gli stakeholder per:
- Progettare e condurre interviste in profondità, focus group, sessioni etnografiche, community on line e tecniche proiettive.
- Costruire guide d’intervista mirate, calibrate sugli obiettivi strategici del cliente.
- Gestire la relazione con il partecipante, creando un clima di fiducia e apertura.
- Analizzare e interpretare i dati narrativi, traducendoli in insight azionabili per il marketing, la comunicazione, l’innovazione di prodotto e la customer experience.
Competenze distintive
Un intervistatore qualitativo esperto possiede:
- Elevata intelligenza emotiva e capacità di lettura del contesto.
- Pensiero critico e sistemico, utile per collegare micro-narrazioni a macro-trend.
- Conoscenza metodologica delle principali tecniche qualitative (grounded theory, semiotica, analisi conversazionale, ecc.).
- Capacità di storytelling analitico, per restituire i risultati in modo coinvolgente e strategico.
Valore per le organizzazioni
In un’epoca dominata dai big data, il contributo dell’intervistatore qualitativo (o moderatore) è complementare e spesso decisivo. Le sue analisi permettono di:
- Comprendere le motivazioni latenti dietro i comportamenti di consumo.
- Identificare barriere e leve emotive nei processi decisionali.
- Validare o ispirare strategie di branding e posizionamento.
- Esplorare nuovi bisogni emergenti e opportunità di innovazione.
Questa professione richiede:
- rigore
- sensibilità
- profonda curiosità verso le persone/le situazioni/i contesti
- apertura mentale
- capacità di ascolto e osservazione
- creatività
- intuitività
- pensiero laterale.
È una professione che evolve con la società, con le tecnologie e con le sfide del mercato:
- mantenendo sempre al centro l’ascolto autentico e la comprensione profonda dei fenomeni in modo dinamico e proattivo
- producendo informazioni autentiche e sincere, al contempo dettagliate e utili per restituire alla ricerca insights di alta qualità.
La professionalità del moderatore, non ultima, è anche una questione di etica: nella relazione con gli intervistati deve rispettare i principi di neutralità, riservatezza e trasparenza, evitando ogni forma di suggestione, giudizio e pregiudizio. E’ custode della fiducia che i partecipanti gli concedono e garante del rispetto del Codice Etico e delle linee guida ASSIRM.


