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I produttori di Auto in corsa verso un futuro “connesso”

15 Giugno 2016

– 4 automobilisti su 10 non sono a conoscenza delle funzioni di connettività offerte dalle loro automobili, secondo lo studio TNS “Connected car”
– Navigatore ed info-tainment le “funzionalità connesse” considerate più rilevanti dal consumatore
– In Italia, il 72% degli automobilisti considera importanti queste funzionalità per la propria vita, mentre in Europa, solo il 49%

Com. Stampa – Milano, 1 Giugno 2016 – 8 automobili su 10 saranno connesse entro il 2020. Eppure i consumatori non sono ancora veramente consapevoli di quali possano essere le potenzialità che un’auto connessa può offrire!

Secondo TNS Connected Car2, studio condotto da TNS e The Bearing Point Institute, solo 4 automobilisti su 10 (39%) sanno oggi di possedere tali funzionalità nel proprio veicolo.

La ricerca, svolta su un campione di 3.700 proprietari di “auto connesse” in 7 Paesi Europei (UK, Spagna, Francia, Germania, Olanda, Italia e Paesi nordici), evidenzia un chiaro interesse da parte dei consumatori soprattutto per la navigazione, l’assistenza alla guida e l’intrattenimento in auto. Quasi 6 rispondenti su 10 (59%) hanno dichiarato che la presenza di questi nuovi tools all’interno del veicolo è un elemento distintivo molto forte, tanto da influenzare la loro scelta di acquisto. Il 32% dichiara infatti importante questa caratteristica dell’auto, al momento dell’acquisto ed il 21% afferma che è stata la prima ragione per la quale ha scelto di acquistare quel veicolo in particolare.

Andrea Galimberti, Head of Automotive Practice in TNS, ha commentato: “Gli Automobilisti, sempre più digitalizzati, spingono per avere la vettura connessa come il loro smartphone. Facilità d’uso, velocità di aggiornamento, disponibilità di funzionalità già conosciute fanno si che l’integrazione con l’ecosistema auto-smartphone sia una chiave importante di scelta del veicolo.

Le app presenti già oggi sugli smartphone permettono fra altre disparate possibilità, per esempio, di ritrovare la propria auto in caso di smarrimento, sbloccarla da remoto e adeguare la temperatura interna prima che arrivi il proprietario.

Alcune case automobilistiche stanno già trovando il modo di collaborare con i tech player o di investire in questi ultimi per integrare le nuove funzioni e mantenere un livello d’innovazione elevato”.

Connected Car ha inoltre evidenziato l’importanza del coinvolgimento dei consumatori durante il processo di vendita. Il 48% dei possessori di auto che utilizzano funzioni di connettività, dichiarano di aver avuto modo di testare il loro funzionamento presso il dealer. In questo senso, i test drive diventano un’ottima occasione per presentare e spiegare le caratteristiche tecniche dell’automobile all’inizio del purchase journey ed il ruolo del personale di vendita è cruciale. I venditori che lavorano presso le concessionarie necessitano di un training approfondito per poter valorizzare i benefici della connettività.

Sarah-Jayne Williams, Partner di BearingPoint, ha poi commentato:“Le “auto connesse” segnano l’inizio di una nuova era. Le case automobilistiche stanno modificando il loro modello di business, passando da quello B2B a quello B2C in modo da poter avere la possibilità di costruire relazioni dirette con i loro consumatori. Anche quello che vendono sta cambiando: prima vendevano solo prodotti fisici, oggi possono offrire invece una piattaforma di servizi digitali. Per sfruttare pienamente i benefici messi a disposizione da questa nuova era, tutte le case automobilistiche dovrebbero investire in comunicazione per far sì che i Clienti conoscano in modo dettagliato i vantaggi che la tecnologia offre oggi e dunque possano utilizzarla al meglio”.