Assirm è l’Associazione nata nel 1991 che riunisce le aziende italiane che svolgono Ricerche di Mercato, Sondaggi di Opinione e Ricerca Sociale. 

Assirm organizza numerosi momenti di confronto e approfondimento sui trend, le dinamiche del mercato e i nuovi modelli di ricerca, per fare il punto sull’attualità, dando uno sguardo al futuro. Occasioni di confronto e networking. 

Assirm conferma la centralità del proprio ruolo sociale a supporto delle Imprese e del Sistema Paese, offrendo una proposta formativa di alta qualità, facilmente accessibile e fruibile, pensata per favorire il progresso dei professionisti di oggi e di domani. 

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Neuromarketing

Campo di studi che applica le metodiche proprie delle neuroscienze per analizzare e capire il comportamento umano in relazione alle dinamiche di consumo. Obiettivo principale del neuromarketing è superare i limiti e i bias delle misure self-report che vengono comunemente utilizzate per studiare il comportamento del consumatore (definizione).

Il neuromarketing raccoglie dunque un insieme di tecniche e di strumenti che possono essere declinati, a seconda degli obiettivi conoscitivi, allo studio del processo decisionale del consumatore. Tra essi si annoverano:

  • Brain Imaging. Sono una serie di strumenti che forniscono immagini dell’attività cerebrale del soggetto durante l’esecuzione di un compito (es., durante la visione di uno spot pubblicitario). Consentono di separare il vissuto cognitivo del soggetto (esprimibile verbalmente durante le interviste) dall’attivazione di specifiche aree cerebrali di cui il soggetto non può avere consapevolezza. Le tecniche di Brain Imaging più comunemente utilizzate sono: 1) l’elettroencefalogramma (EEG), che utilizza elettrodi aderenti allo scalpo per misurare l’attività elettrica in corrispondenza di uno stimolo; 2) la tomografia ad emissione di positroni (PET), che può misurare il consumo di ossigeno o glucosio da parte delle cellule cerebrali; 3) la risonanza magnetica funzionale (fMRI), che misura il flusso sanguigno cerebrale.
  • Eye-tracking. Questi dispositivi consentono di misurare il punto di fissazione e di moto oculare. In altre parole, l’eye-tracker consente di misurare il movimento degli occhi del consumatore ed individuare su quali elementi venga maggiormente posato lo sguardo. Il dispositivo può essere fisso (integrato ad un pc) o mobile (integrato ad appositi occhiali) e risulta particolarmente utile per lo studio dell’usability web, packaging di prodotto, o pubblicità.
  • Misurazioni biometriche. Spesso, in combinazione con le tecniche di Brain Imaging e Eye-tracking, si associa la misurazione di una serie di parametri biomedici (conduttanza cutanea, battito cardiaco, respirazione, pressione sanguigna, etc.), in modo tale da avere un quadro più completo dell’effetto provocato dallo specifico stimolo sotto indagine (approfondimento).

Fonti: Babiloni, F., Meroni, V., & Soranzo, R. (2007). Neuroeconomia, neuromarketing e processi decisionali. Springer.