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Market Research Professional Portraits-Episodio 7: L’intervistatore qualitativo

30 Ottobre 2025

L’intervistatore qualitativo (o moderatore): un professionista strategico nella ricerca di insight

Nel panorama competitivo delle ricerche di mercato, l’intervistatore qualitativo rappresenta una figura altamente specializzata, capace di generare insight profondi e strategici attraverso l’ascolto e l’interpretazione delle esperienze umane. Il suo lavoro non si limita alla raccolta di opinioni: è un processo analitico e relazionale che mira a comprendere le motivazioni, i valori e le dinamiche che influenzano le decisioni dei consumatori. Per questo motivo la formazione è legata all’ambito umanistico-sociale (es. psicologia, sociologia, antropologia, scienze della comunicazione, scienze sociali, ecc.)

Ruolo e responsabilità

L’intervistatore qualitativo può operare in contesti anche complessi, talvolta multiculturali e spesso multisettoriali, motivo per cui flessibilità e adattabilità, nonché sensibilità culturale e sociale rappresentano qualità personali imprescindibili per questo professionista.

La profonda conoscenza dei settori di mercato che si trova ad affrontare, specie se ad alto contenuto tecnico o scientifico, contribuisce alla restituzione di insights di alta qualità.

L’intervistatore qualitativo, inoltre, collabora con il team di ricerca, può interfacciarsi con i clienti e interagire direttamente con gli stakeholder per:

  • Progettare e condurre interviste in profondità, focus group, sessioni etnografiche, community on line e tecniche proiettive.
  • Costruire guide d’intervista mirate, calibrate sugli obiettivi strategici del cliente.
  • Gestire la relazione con il partecipante, creando un clima di fiducia e apertura.
  • Analizzare e interpretare i dati narrativi, traducendoli in insight azionabili per il marketing, la comunicazione, l’innovazione di prodotto e la customer experience.

Competenze distintive

Un intervistatore qualitativo esperto possiede:

  • Elevata intelligenza emotiva e capacità di lettura del contesto.
  • Pensiero critico e sistemico, utile per collegare micro-narrazioni a macro-trend.
  • Conoscenza metodologica delle principali tecniche qualitative (grounded theory, semiotica, analisi conversazionale, ecc.).
  • Capacità di storytelling analitico, per restituire i risultati in modo coinvolgente e strategico.

Valore per le organizzazioni

In un’epoca dominata dai big data, il contributo dell’intervistatore qualitativo (o moderatore) è complementare e spesso decisivo. Le sue analisi permettono di:

  • Comprendere le motivazioni latenti dietro i comportamenti di consumo.
  • Identificare barriere e leve emotive nei processi decisionali.
  • Validare o ispirare strategie di branding e posizionamento.
  • Esplorare nuovi bisogni emergenti e opportunità di innovazione.

Questa professione richiede:

  • rigore
  • sensibilità
  • profonda curiosità verso le persone/le situazioni/i contesti
  • apertura mentale
  • capacità di ascolto e osservazione
  • creatività
  • intuitività
  • pensiero laterale.

È una professione che evolve con la società, con le tecnologie e con le sfide del mercato:

  • mantenendo sempre al centro l’ascolto autentico e la comprensione profonda dei fenomeni in modo dinamico e proattivo
  • producendo informazioni autentiche e sincere, al contempo dettagliate e utili per restituire alla ricerca insights di alta qualità.

La professionalità del moderatore, non ultima, è anche una questione di etica: nella relazione con gli intervistati deve rispettare i principi di neutralità, riservatezza e trasparenza, evitando ogni forma di suggestione, giudizio e pregiudizio. E’ custode della fiducia che i partecipanti gli concedono e garante del rispetto del Codice Etico e delle linee guida ASSIRM.